mercoledì 25 marzo 2015

St. Jude, il patrono delle cause perse, come gli ultimi video di Florence.



Buongiorno e ben trovati cari piccoli indiEpendenti.
Ci troviamo oggi con una nuova rubrica!
(Si, me ne invento tutte rubriche io...)

Questa di oggi si chiama #VideoRelease ed oggi tratterà di St. Jude, la seconda canzone dei Florence & The Machine, tratta dal loro terzo album (in uscita a giugno, ma disponibile in pre-order su iTunes) How Big How Blue How Beautiful.

Lunedì 23 Marzo è stato rilasciato il video ufficiale della canzone, e nonostante il nostro caro Rockokò mi avesse taggata su Fb per ascoltarla, devo ammettere che non avevo tempo ed ho un po' pisciato lui e la canzone.

Poi ieri mentre scrivevo un post per il mio blog personale (che per inciso è questo qui), ho deciso di ascoltarla su Youtube, armata di taccuino per prendere appunti.
Si perché mi ero imposta di scriverci su una recensione, come invece non avevo fatto a gennaio per l'uscita di What Kind of Man (ma non temete, recupererò!).

Ecco, ora vi metto il video così almeno mentre lo guardate, capite di cosa sto parlando.




La canzone dura 4:38 e si apre con uno scenario molto suggestivo, tramonto viola e uno stormo di uccelli inquietantissimi in volo, che in realtà me paiono più uno sciame d'api impazzite ma vabbè!, per poi inquadrare una Florence di spalle mezza nuda.

Ho notato che ultimamente tra zizze messe in mostra in What Kind of Man, e schiena nuda e jeans a vita alta in questo video, Flo sta dando il meglio peggio di sé. (Non che la zizza di Flo non sia carina, per carità... ma boh. Far vedere le zizze fa così tanto Gaga o Rihanna. No?)

Comunque secondo me Flo in una vita passata era una ballerina, oppure è uno dei suoi desideri nascosti perché ultimamente (oltre ad essere sempre mezza nuda) nei video balla sempre (e anche abbastanza bene!, nonostante il fisico da manico di scopa).

Dopo una prima visione in cui oltre ai suddetti appunti, mi ero scritta anche 'minuto 2:40 e ancora non c'è un crescendo nella canzone, che mi sembra super statica', ho pensato (e commentato a Rockokò su FB): Appena ascoltato / WTF??!?!?! / Il terzo album dei gruppi che amo solitamente mi fa sempre schifo!

Lui ha concordato, però nel mentre mi ero accorta di aver ascoltato la canzone almeno altre cinque volte! E posso dirvi che dopo avergli detto: Però intanto la so già a memoria, mentre What Kind of Man non mi entra in testa, l'ho ascoltata altre venti volte.

A I U T O ! ! !

Il fatto è che per quanto misero minimalista sia il video, (che si chiude con lo stormo di uccelli in volo a formare quello che a me sembra un culo!), per quanto mi ricordi tantissimo When we were young dei Killers (ma forse è colpa dell'ambientazione pseudo messicana), proprio non riesce a piacermi.

Sarò idiota, ma non ha senso, è un po' ansioso, Florence sembra che muoia/faccia orge ad ogni video, e forse è colpa del regista; lo stesso di Lover to Lover (altro video che odiavo) e di What Kind of Man (ma va' là?).

Insomma, nonostante la canzone sia lenta e strascicata (come la parlata di Draco Malfoy), nonostante il video non mi piaccia pe 'gnente e questo regista debba andare a zappare la terra, nonostante non vi sia un crescendo, tipico delle canzoni di Florence, beh... io amo questa canzone!

Mi piace tantissimo e non vedo l'ora di poter sentire il resto dell'album.
E voi?
Cosa ne pensate?

A risentirci nel prossimo post.


Con amore,
(e un po' di squallore)
Svamps.

giovedì 19 marzo 2015

La Trashata del giorno #1 - Break the lyric #2

Buongiorno e ben trovati cari piccoli indiEpendenti.

Ho una confessione da fare...
Credo fermamente di stare attraversando una bella crisi di mezza età.

  • Ascolto con piacere ciò che passa la radio.
  • Mi ricordo quasi tutte le canzoni di Sanremo, canticchio Mengoni, Nek e Masini, per non parlare di Malika Ayane.
  • Mi metto a fare le pulizie ballando come Maddie Ziegler nel video di Elastic Heart di SIA (di cui potete leggere un'analisi del nostro Rockokò qui).
  • Mi faccio film mentali assurdi in cui prendo a sprangate sui denti Christian Grey e riempio di scudisciate che Dio la manda a quella pescia lessa di AnaLstasia Steele mentre gorgheggio con Love me like you do, lo-lo-love like you do, Touch me like you do, tou-tou-touch me like you do!, di Elle Goulding.
E in ultimo scopro che... mi piace Blank Space di Taylor Swift(fer)!!!!
C'è chiaramente qualcosa che non va in me.
C'è troppo poco indie e troppo troppo trash.

Mi sento come Tina Cipollari nel pieno di uno dei suoi:





Un altro paio di giorni e mi darò agli One Direction, anzi agli 1D (che scriverlo così mi fa sentire ccccciovine).

No a parte gli scherzi, per la serie 'Testi Inquietanti' e 'Cose da non dire mai ad un ragazzo', alla sezione 'La Trashata del giorno', oggi analizziamo il testo di Blank Space di Taylor Swiffer (da oggi la chiameremo così).




Blank Space è una canzone incredibilmente orecchiabile, con una carinissima Taylor Swiffer dai mille outfit fantastici, un video ambientato in una mega villa da sballo e con un friscone degno di nota.

Il testo della canzone però, denota un sottile livello di sociopatica, psicopatia, manie del controllo, gelosia possessiva, e tanto altro ancora,
Insomma questa canzone è scritta dall'utente medio della pagina di Selene Maggistro, Fidanzata Psicopatica.


(Immagine tratta dalla pagina di Selene Maggistro)

Ma partiamo dall'inizio...
Nice to meet you (Piacere di conoscerti)
Where you been? (Dove sei stato?)
I could show you incredible things (Posso mostrarti cose incredibili)


 

[Come attributi maschili ben nascosti sotto la gonna! XD o un coltello da macellaio nella giarrettiera!]


Saw you there and I thought oh my god
Look at that face, you look like my next mistake
Love's a game, wanna play
(Ti ho visto lì e ho pensato: Marò guarda quel bel faccino! Sembri proprio il mio prossimo sbaglio, l'amore è un gioco, vuoi giocare?)



I could make the bad guys good for a weekend (Riesco a far stare i cattivi ragazzi buoni per un weekend - uhhhhhh)




So it's gonna be forever
Or it's gonna go down in flames
You can tell me when it's over
If the high was worth the pain
(Allora sarà per sempre, o bruceremo tra le fiamme, puoi dirmi quando è finita e se il dolore varrà la pena) [io mi inquieterei abbastanza]
Got a long list of ex-lovers
They'll tell you I'm insane



But I got a blank space baby
And I'll write your name [CREEPINESS ALERT!!! Cose inquietanti da NON dire MAI!]
(Ho uno spazio bianco, e ci scriverò il tuo nome)


But the worst is yet to come
Screaming, crying, perfect storms
(Ma il peggio deve ancora venire - non avevo dubbi - urlando, piangendo, tempeste perfette)
I could make all the tables turn 



Keep you second guessing like oh my god (continuando a tartassarti, omiodio!)
Who is she? I get drunk on jealousy (chi è quella? Marò esco pazza di gelosia!)




But you'll come back each time you leave (Ma tornerai indietro ogni volta che te ne andrai)
Cause darling I'm a nightmare dressed like a daydream
(Perché caro mio, sono un incubo travestito da sogno)





    FUGGITE SCIOCCHI!!!




Boys only want love if it's torture (I ragazzi vogliono l'amore se è una tortura)
Don't say I didn't say I didn't warn you (Non dire che non ti avevo avvertito!)



But I got a blank space baby
And I'll write your name
(Ho uno spazio bianco, e ci scriverò il tuo nome)



Bene cari piccoli indiEpendenti, l'analisi della psicopatia di Taylor Swiffer finisce qui e anche la Trashata del giorno.
Anche se da come mi gira intesta da giorni, direi la Trashata della settimana.
Ma vabbé.

A risentirci nel prossimo post.

Con amore, 
Svamps.

venerdì 6 marzo 2015

I Police e lo stalking - Break the lyrics




Benvenuti a questo primo "Break the lyric", la rubrica dove ridaremo il giusto onore ai testi di canzoni che sono stati male interpretati o che sono diventati così tanto pop che la gente non li riconosce neanche più come parole ma solo come un Na-na-na di sottofondo.

Il protagonista del #BreakTheLyric di oggi è una canzone di una band famosissima di origini inglesi.

Oggi si parla dei Police.

I Police, ma sopratutto Sting, l'autore della maggior parte dei testi, si dimostrano dei veri precursori dei tempi e nel 1983 affrontano una tematica forte che 30 anni dopo verrà classificata come "stalking" ma che nei loro tempi era semplicemente definito come un amore possessivo.

Ma di questa canzone, il pubblico non ne arriva a discernere la sottigliezza e sentita come una canzone d'amore, le persone se la dedicano ai matrimoni,diventa la colonna sonora degli amori di quegli anni e oggi finisce come dedica sulle bacheche di Facebook.

venerdì 27 febbraio 2015

Diamo un senso ad Elastic heart di Sia - From Song to Viral


Elastic Heart di Sia non è la classica canzone pop che ci si aspetta di trovare tra le più ascoltate su Youtube.
È una canzone che parla di una battaglia quotidiana con la vita che avviene prima di tutto con se stessi, con i nostri fantasmi interiori (le dipendenze,la depressione e altre cose brutta che iniziano con la d) e poi anche col resto del mondo, una battaglia che ti fa diventare schiavo delle tue emozioni e che puoi affrontare solo se sviluppi un "cuore elastico", un cuore che può rimbalzare dolorosamente contro la sua gabbia se lo si tende troppo ma che non si spezza per i colpi della sorte che nella maggior parte dei casi ci auto-infliggiamo.

E questa sofferenza non la si sente solo attraverso il testo ma anche nella voce della stessa Sia che ogni volta che canta questa canzone sembra che tenda la sua voce man mano fino ad arrivare al ritornello dove la sua affermazione di resistenza sembra rimbalzare in tutte le orecchie che la ascoltano.

Ma allora se la canzone da sola ci dice questo,il video con Shia Labeouf e Maddie Ziegler che significato ha?